E’ la prima commedia scritta da Mario Di Nardo, nostro regista.
Giovanni Girolamo, tranquillo pensionato per invalidità , per aiutare il fratello libertino Arturo a pagare i debiti di gioco, s’improvvisa inventore di una macchina straordinaria che serve, in pratica, a “scucire” soldi a Faustina Gennari, una focosa quanto ridicola vedova inconsolabile. Maria Speranza la sorella dei due, zitella bigotta, fraintende le intenzioni dei fratelli e, con l’aiuto dell’amica Annunziata e del parroco don Pio, cerca di risolvere quello che lei crede sia un grave problema. In questo contesto si immettono vari personaggi non proprio “normali”, quali un figlio ritardato ma furbo, un frequentatore di ippodromo e “sale corse”, un sanguigno allibratore, un sosia, una moglie infedele, un marito geloso ma credulone ed un ignaro ospite, creando situazioni strane ed esilaranti, in un ritmo sempre crescente.